Farina di amaranto
La storia della coltivazione dell’amaranto risale a circa 8000 anni fa. È stato una delle principali colture delle antiche tribù indiane. Gli aztechi e gli incas veneravano questa pianta non solo per il suo alto valore nutrizionale, ma anche per le proprietà medicinali; uno dei nomi dell’ amaranto si traduce con «donato da Dio».
Grazie ai suoi nutrienti e alle proprietà terapeutico-preventive, l’ amaranto è riconosciuto dagli esperti della commissione alimentare delle Nazioni Unite una delle più promettenti colture XXI secolo.
Ecco le più importanti qualità della farina di amaranto:
– non contiene glutine, quindi è adatto per le persone con intolleranza ai cereali, in particolare grano, orzo e segale.
– contiene squalene, sostanza che contribuisce alla saturazione dell’ ossigeno nelle cellule e che possiede effetto immunomodulante.
– è ricco di lisina, sostanza raramente presente nei prodotti di origine vegetale; è un amminoacido essenziale, che aiuta a digerire le proteine e il calcio.
– è una fonte di vitamine e minerali essenziali: A, E, D, E, vitamine del gruppo B, potassio, calcio, magnesio, fosforo, ferro, ecc.
– i componenti della farina di amaranto hanno un effetto antidepressivo, attivando nel corpo l’azione della serotonina – l’ormone della gioia che ha un effetto positivo sul sistema nervoso e rifornisce il corpo di energia.