La popolazione

In etnografia sono detti Altaici gli appartenenti a un gruppo di popolazioni di lingua turca, stanziate sulle pendici settentrionali della regione degli Altaj, nel bacino superiore dell’Ob´; il gruppo comprende i cosiddetti Tatari della regione degli Altaj e altre popolazioni tatarizzate per la lingua, ma affini nel tipo fisico ai Samoiedi e Ienisseiani del Nord.

Алтайский народ

Le società altaiche erano note ai Greci con il nome di Sciti e ai Persiani con quello di Shaka. Nel corso del 7° sec. a.C. si espansero nell’Asia Anteriore.
Si sono conservati documenti eccezionali in materiali facilmente deperibili: tessuti, cuoi, legni ecc.

Oggetti di provenienza persiana (achemenidi) e cinese dimostrano le estese relazioni. L’arte, documentata in una grande varietà di tecniche, rappresenta un’estrema propaggine dello ‘stile animalistico’, diffuso in tutta l’area delle steppe asiatiche, che qui raggiunge altissima originalità, con figure complesse di animali dalle forme fantasiose, vivacemente espressivi e fortemente stilizzati.

 

La popolazione altaica comprende diverse etnie:

i Teleuti (телеуты) – in numero di circa 3.000 persone, la maggior parte (circa 2.500 milioni) vivono in campagna nei villaggi intorno a Belovskij e Gur’evskij. Piccoli gruppi abitano in Zarinsk e nel rione di Kytmanovskij, nella regione di Altay e Šebalino, quartiere della Repubblica di Altai.

i Telenghiti (теленгиты o телесы) – uno dei popoli più antichi ad abitare queste zone. Giunsero nell’Altaj più di 5000 anni fa, ma solo due secoli fa costituirono i primi insediamenti permanenti. Per secoli questa popolazione nomade ha avuto la fama di essere composta da eccellenti guerrieri. Nel 2015 i telenghiti hanno festeggiano i primi 150 anni della loro unione con la Russia.

i Cumandini (кумандинцы) – fino al 2002 sono stati considerati come nazione separata; sul territorio russo si contavano 6.327 persone, tutte insediate sul territorio Siberiano, divisi fra la città di Biisk e la Repubblica degli Altaj. Nei successivi censimenti i Cumandini furono inclusi nella popolazione degli Altaj e nel 2000  sono stati riconosciuti come ceppo etnico indipendente con una propria lingua.

i Tubalari (тубалары) –  piccolo popolo di lingua turca che vive nella parte settentrionale della Repubblica degli Altaj, a est di Katun, lungo il fiume Biya e lungo le rive del lago Тeleskoe.

Il popolo Altaico è diviso in 2 gruppi – altaici meridionali e altaici settentrionali. Nel sud si parla l’ oirato – ᡆᡕᡅᠷᠠᡑ ᡘᡄᠯᡄᠨ  – una lingua mongola diffusa in Mongolia, Cina e Russia.  GIi appartenenti al gruppo meridionale sono i cittadini di Kemerovo – Teleuti, e gli abitanti che vivono nei pressi del  lago Тeleskoe – Telenghiti.

Gli altaici settentrionali parlano la lingua del nord dell’Altaj. I rappresentanti di questo gruppo sono i Cumandini che vivono nella zona medio corso del fiume Bee, i Tubalari, indigeni che vivono sulla riva sinistra del fiume Bee e sulla sponda nord-occidentale del lago Тeleskoe.

 

Gli Altaici sono una popolazione molto spirituale, credono che tutto abbia un’anima: la pietra, l’acqua, il legno e tanti altri oggetti inanimati. Sono grati al focolare domestico, che regala loro calore e cibo delizioso. Le donne spesso ringraziano il fuoco, benedicendo le sua sfornate e la carne, portando ad esso attenzione e rispetto: non bruciano in esso spazzatura, non sputano e non lo attraversano..

L’acqua per gli abitanti degli Altaj è fonte di forza e guaritrice. La gente crede che nelle acque profonde si trovi lo spirito capace di curare qualsiasi malattia e di conferire l’immortalità. Le sorgenti di montagna sono considerate luoghi santi, raggiungibili solo se accompagnati da un guaritore.

Interessante anche il rito del matrimonio. I giovani versano nel focolaio della yurta del grasso, gettano un po ‘di tè e spruzzano dell’arak, una tradizionale bevanda alcolica della regione. In questo modo il loro matrimonio èbenedetto dalle forze della natura.

Ogni tribù/etnia ha il suo sacro monte, presso il quale vivono i suoi protettori spirituali, gli antenati. Alle donne la visita di questa montagna è strettamente vietata, cosi come è proibito stare a piedi nudi ai piedi di questo santuario.